É sempre un buon momento per mangiarne uno.
I dolci cremosi sono perfetti per ogni momento della giornata. A metà mattina o pomeriggio, per una merenda golosa. Dopo pranzo o cena, specie se sono stati particolarmente sazianti.
Un budino, un sorbetto, un gelato... o una semplice crema all'uovo. D'estate come d'inverno.
La cosa più bella è che queste creme sono facili: basta avere un buon mestolo di legno e voglia di mescolare et... voilà.
Quello che mi sento di consigliarti però è di non comprare le polverine in busta.... scegli uno dei dolci cremosi che ti propongo: ci vuole lo stesso tempo e sai cosa stai mangiando.
Crema di limone all'acqua
Questa è perfetta per chi, come me, è intollerante al lattosio. Si tratta infatti di un classico Lemon Curd, che io amo perché adoro il limone, ma in versione modificata da Nonna Paperina.
In una casseruola monta 3 tuorli e 200g di zucchero e, aggiungi, sempre continuando a mescolare, 150ml di succo di limone, 800ml di acqua naturale e 80g di fecola. Metti tutto su fuoco dolce, mai mollando il mestolo, fai sobbollire 2' e spegni il fuoco. Fai raffreddare bene il composto nella ciotola o nelle coppette prima di servirlo.
Mentre mescolavo mi dicevo che più che crema forse sarebbe meglio chiamarla "fruttino liquido al limone"... come le gelatine che mangiavo sempre da piccola. Temevo pure non si addensasse, e ho pensato: "Mal che vada me lo bevo"...invece un po' di consistenza l'aveva! Consiglio spassionato: d'estate, quando fa davvero caldo, tienila sempre pronta: disseta ed è golosa al tempo stesso!!!
Crema malaga
Negli anni '80 amavo molto il gusto malaga nel gelato, traducibile come: crema zabaione con le uvette. Quando perciò ho trovato questa versione da 15' in un libro di Benedetta Parodi, l'ho provata subito.
In un pentolino mescola con la frusta 4 tuorli, 100g zucchero, 2 cucchiai di marsala, 45g di maizena, 1 cucchiaino di cannella, 3 cucchiai di uvetta.
Scalda a parte 500ml latte (nel mio caso senza lattosio) e versalo pian piano sul composto.
Metti il pentolino sul fuoco e mescola fino ad addensare la crema (attenzione perché è un processo molto veloce) e poi versa nelle tazze da tè.
Per amore di cronaca, Benedetta suggeriva anche di caramellare i pinoli con lo zucchero e poi di farli raffreddare ben separati su carta da forno.
Io ci ho provato ma, quando pronti, ho involontariamente accostato troppo una falange al padellino e mi sono bruciata. Sono andata a mettere il dito sotto l'acqua fredda ma nel mentre i pinoli si sono attaccati tra loro tipo croccante. "Poco male", mi sono detta, "anche la lastrina pinolica va bene" (lo so che non si dice così...ogni tanto conio parole nuove) e mi sono messa a staccarla. Ma ho fatto troppa forza e tutti i pinoli caramellati sono volati per terra. Alché mi sono detta "Fancu" e ho mangiato la crema senza. È favolosa comunque!!! Morbida e super golosa!!!! Come negli anni '80!!!!!